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IL DERBY DELLA MENTE: “CREATIVA BATTE RAZIONALE 10-0”

IMPARARE A DIALOGARE CON LA PARTE CREATIVA
da un articolo di Cinzia J.K.Romano

Può capitarci più o meno spesso : incontriamo uno sconosciuto e inevitabilmente ,prima o dopo, ci arrivano le solite domande : “Quanti anni hai?” , “Che lavoro fai?”, “Di dove sei?”, Ecco, queste sono rivelatrici del nostro interlocutore : L’emisfero sinistro, la parte razionale di chi ci sta di fronte. Come comportarci se quelle domande le percepiamo “limitanti”, e ci mettono a disagio?

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Semplicissimo, basta rispondere : ” Perchè vuoi saperlo?”, Vi assicuro che questa domanda metterà allo specchio il nostro interlocutore, costringendolo ad una risposta non facile e alla quale non era certo preparato. Ma a prescindere dalla sua risposta, voglio porre l’accento come sempre sul nostro Sè, l’eterno unico vero protagonista della nostra esperienza esistenziale, dunque la domanda è : ” Come mai provo disagio al rispondere a quel tipo di domande?”

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Anche qui mi sento di fornire una risposta molto semplice: Il disagio è quello che provano due individui che parlano lingue diverse e non riescono a comprendersi, si, perchè qui stanno dialogando due mondi diversi : l’emisfero sinistro razionale che definirei “l’etichettatore” o “L’inscatolatore” , che pure ci sta benissimo….e l’Emisfero destro, quello percettivo e creativo che definirei “l’entusiasta”, “il bambino” o “l’esploratore”. E’ chiaro che , se si incrociano due “razionali”, l’incontro si esaurirà in uno scambio di “dati” che verranno “immagazzinati” nelle rispettive “scatole craniche” all’interno della “memoria centrale” del cervello, esattamente come fa il computer. Non a caso i grandi spirituali ,come ad esempio Krishnamurti e Gurdjeff, definiscono l’uomo moderno, una “macchina”, una sosfisticata macchina. I due razionali si riterranno “soddisfatti” quando vi avranno etichettati ed incasellati in una serie di schemi e sottoschemi, che utilizzeranno per “giudicarvi” o meglio “pregiudicarvi” , senza neanche conoscervi. Contenti loro….

Ma quando il “razionale” ha la sventura di incontrare un “creativo” c’è da divertirsi… Nulla di più piacevole che “giocare” con la mente razionale , Essa è indifesa al cospetto della spumeggiante creativa, poichè è totalmente scontata e prevedibile (come potrebbe non esserlo dato che viaggia da sempre sugli stessi binari e batte le stesse rotte sociali da secoli?)…la creativa sa benissimo dove vuole andare a parare la razionale…e allora le spiffera sul naso un “marameo” e le sfugge in un baleno, guizza come aria in un retino per farfalle…povera mente razionale, tenta e ritenta di catturarti con quel retino bucato…fa quasi tenerezza per quanto è puerile il suo tentativo. Ma non sono qui a dirvi come prendere in giro la persona razionale che incontrate, non in senso maligno almeno, certo è divertente, ma il nostro scopo è quello sempre di trasmettere qualcosa di nostro al mondo, qualcosa di consapevole..come ad esempio un diverso punto di vista che possa indurre la “parte creativa addormentata ” nell’altro…a RISVEGLIARSI e a parlare con noi mettendo un attimo a tacere la NOIOSA razionale.

Come fare? Oltre alle domande-risposta che vi ho proposto poco fa, sarà il nostro “atteggiamento mentale” , vivo e creativo, elastico, percettivo, profondo e mobile, ad inserirsi tra di noi e l’interlocutore, Esso inizierà a GESTIRE il dialogo in maniera CREATIVA , come è suo costume, inizierà a porre domande creative e a raccontare i propri punti di vista…trascinerà letteralmente l’interlocutore in un mondo, il NOSTRO mondo, ove la razionalità si sentirà talmente a disagio da defilarsi…chi ti sta di fronte nel peggiore dei casi metterà a tacere la propria stupida curiosità, arrendendosi al fatto che non vi siete lasciati CLASSIFICARE ed ETICHETTARE in base a stupidi schemi mentali PREGIUDICANTI, quindi si Chiuderà in sè e magari si allontanerà con una puerile scusa pur di evitare altro imbarazzo.

Ok, in quel caso Bon Voiage…a ognuno la sua via…ma, nel migliore dei casi, potrebbe accadere, e accade qualche volta…, che il nostro interlocutore sia stimolato a mettere in gioco la sua parte CREATIVA, che non vedeva l’ora di essere tirata in ballo nel discorso...”finalmente qualcuno mi interpella! si interessa a ciò che sono!” ecco, questo potrebbe accadere…Risvegliare la parte CREATIVA nel prossimo è un nostro compito, una nostra missione, così come è un nostro compito RIFIUTARE di essere etichettati dalla razionale…Quindi ricordati, quando incontri la noiosa razionale…sorridi, falle marameo e sii te stessa! Poi sarà quel che sarà!
(Opera coperta da Copyright©)

BUON ASCOLTO da Anam Mea

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„Apprezza ciò che sei perché tu sei amore, quell’amore che cerchi in ogni cosa e in ogni dove. Accogli ciò che tu sei perché tu sei ciò che cerchi di essere, ciò che tu vuoi essere, tu sei la vita che crea la tua vita. Accetta te stesso, amore del tuo amore, perché tu sei ciò che hai tanto bisogno di essere. Sorridi all’amore che tu emani perché tu sei quell’amore che cerchi in ogni luogo, pace dei tuoi sensi.“ Paulo Coelho

Paulo Coelho è un poeta e scrittore brasiliano. Le sue opere sono state tradotte in 45 lingue e pubblicate in oltre di 120 paesi nel mondo, vendendo più di 27 milioni di libri. Paulo Coelho oggi è un fenomeno di massa a livello mondiale, uno degli autori con maggior influenza sui lettori, che lo considerano un punto di riferimento.
Tra le numerose opere di Paulo Coelho ricordiamo:

 L’alchimistaIl cammino di Santiago e Lo zahir.

BUON ASCOLTO da ANAM MEA

„L’amore è sempre nuovo. Non importa che amiamo una, due, dieci volte nella vita: ci troviamo sempre davanti a una situazione che non conosciamo. L’amore può condurci all’inferno o al paradiso, comunque ci porta sempre in qualche luogo. È necessario accettarlo, perché esso è ciò ce alimenta la nostra esistenza. Se non lo accettiamo, moriremo di fame pur vedendo i rami dell’albero della vita carichi di frutti: non avremo il coraggio di tendere la mano e di coglierli. È necessario ricercare l’amore là dove si trova, anche se ciò potrebbe significare ore, giorni, settimane di delusione e di tristezza. Perché nel momento in cui partiamo in cerca dell’amore, anche l’amore muove per venirci incontro. E ci salva.“ Paulo Coelho

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“L’armonia è l’accordo di parti eterogenee tra loro”

Ogni tua parte è indispensabile all’armonia del tuo Essere, nella sua totalità.

Le parole di Osho – unite ai canti spontanei e appassionati di Kabir, il grande Mistico vissuto a cavallo tra XV e XVI secolo – ci dischiudono una dimensione estetica e surreale che trascende le parole che la creano, aprendoci spiragli di infinito attraverso l’immediatezza di immagini di trascendenza. La danza del tutto abbraccia e accetta ogni sua parte, la assorbe in una ricerca continua di armonia. Allo stesso modo l’uomo, per la tacita corrispondenza di macro e microcosmo, dovrebbe ricercare l’armonia delle proprie parti.

“Sei infelice perché desideri la felicità; è del tutto illogico, ma è la verità! Finché cercherai la felicità, sarai infelice, mentre il giorno in cui sarai disposto ad accettare l’infelicità, te ne sarai liberato. È una storia davvero incredibile.” Osho

«Come devi fare a trovare la verità dentro di te?
Per riuscirci, devi innanzitutto riconoscere ciò che è falso.»

Osho invita a un processo di comprensione, la cui “cifra” finale ha nome armonia.
Nel pesante clima di insicurezza che ci avvolge, spesso ci si dimentica di se stessi e della propria responsabilità nell’intricato gioco della vita, che ha come conseguenza l’incapacità di sostenere la più globale e la più repentina delle trasformazioni che l’umanità si sia mai trovata ad affrontare.

Il senso di inadeguatezza che ci sovrasta può e deve essere equilibrato da una ritrovata intimità con se stessi, e da una chiarezza che può venire da Maestri di Realtà che hanno fatto del risveglio il senso del proprio esistere.
Infatti, una vita dedicata all’essere – non inteso come diventare qualcosa o qualcuno, ma come conoscenza di ciò che si è, della propria essenza – giunge a esprimersi con un linguaggio a noi ignoto, libero da stereotipi e pregiudizi, ma soprattutto svincolato dalla logica e dai tanti corollari della ragione. Ne risulta “una storia che non si può raccontare” ma che, paradossalmente, illumina e apre a comprensioni sorprendenti. Qualcosa che traspare in tutto il suo splendore e nella sua fragranza in queste pagine.

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Cristalline, nella loro verità, le parole di Osho – unite ai canti spontanei e appassionati di Kabir – aprono a qualcosa che va al di là della pagina scritta e trascende ogni possibile descrizione, generando un’improvvisa comprensione illuminante: «Sei infelice perché desideri la felicità! È del tutto illogico, ma è la verità: finché cercherai la felicità, sarai infelice, mentre il giorno in cui sarai disposto ad accettare l’infelicità, te ne sarai liberato. È una storia davvero incredibile…».

«Sembra una contraddizione: se qualcuno ti dice che hai perso la strada perché la stai cercando e se ti fermi la troverai, ti sembra un’assurdità e, in effetti, è un concetto davvero inesprimibile! Eppure è la verità: finché continui a correre, non troverai nulla, perché ciò che stai cercando è nascosto dentro di te. Finché continuerai a correre, non farai che girare a vuoto perché ciò che stai cercando è te stesso. Dove pensi di arrivare correndo? Più corri, più, nella frenesia, ti scorderai di te stesso: fermati!».

Ed è nell’attimo di sospensione che si crea di fronte all’incredibile paradosso che illustra e riassume la nostra vita, che qualcosa accade: all’improvviso ci si ritrova catapultati dentro di sé, in una dimensione in cui regna armonia… di fronte a un possibile nuovo inizio, ulteriormente inenarrabile. Qualcosa che si può solo vivere, di cui si può soltanto gioire. Anche solo sapere che questa opportunità esiste, può cambiare qualcosa nella propria vita, nell’idea di se stessi e nelle priorità che scandiscono la nostra vita quotidiana.
E Osho non si limita a teorizzare: consiglia anche processi introspettivi, suggerisce metodi e tecniche di risveglio che non implicano riti e rituali, ma richiedono di coltivare un’intimità con se stessi partecipe e comprensiva, il solo modo per arrivare a cogliere i motivi e le ragioni che portano a sognare, a illudersi e a perdersi nel grande gioco della vita. Ed è ancora la comprensione lo strumento principe, la chiave per arrivare ad aprire le porte della verità.

«Scordati della destinazione, comprendi con precisione come ti sei perso e improvvisamente sarai arrivato a casa! Non preoccuparti di quale sia la verità, perché per ora non sei in grado di conoscerla; finché sei legato alla falsità, non c’è modo di conoscere la verità. Come puoi conoscerla, finché sei falso? E come devi fare a trovare la verità dentro di te? Per riuscirci, devi innanzitutto riconoscere ciò che è falso.»

Buon Ascolto da Anam Mea, Iscriviti al Canale YouTube e aiutaci a condividere. Namaste.

Guarda “OGGI E’ STATO IL GIORNO PEGGIORE DELLA MIA VITA” su YouTube:

TESTO :

Oggi è stato il giorno peggiore della mia vita
E non provare a convincermi che
C’è qualcosa di buono in ogni giorno

Perché, quando guardi bene,
Il mondo è un vero inferno.

Anche se

Qualcosa di positivo accade sempre
Felicità e soddisfazione non durano.

E non è vero che

Dipende tutto da ciò che abbiamo nella mente e nel cuore.

Perché

La vera felicità può essere raggiunta

Solo se nasci in un ambiente positivo.

Non è vero che il bene esiste

Sono certa che sei d’accordo sul fatto che

La tua realtà

Crea

Il tuo atteggiamento.

Che è tutto fuori dal tuo controllo

E non mi sentirai mai dire

Oggi è una gran bella giornata.
– Di Chanie Gorkin