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– IL VALORE DELL’ONESTA’ –

di C.J.K.Romano

Mai nessun danaro, nessun oggetto, potrà donarti gioia

ma solo eccitazione che dura brevi istanti;

Mai rimirando alcun oggetto potrai provare amore

Voglio oggi proporre una riflessione sul tema dell’onestà;

in quest’epoca commettere un’omicidio è considerato un reato gravissimo ma quando si parla di disonestà, truffare, carpire la fiducia altrui, fare i furbi, il discorso cambia :

troppi minimizzano o addirittura giustificano tali atti.

Qualunque lavoro tu svolga hai solo due modi per farlo :

con amore o senza amore, con onestà o disonestà “

E in tal modo influisci profondamente sul mondo, profondamente sulle coscienze,

lì lasci la tua impronta, che segnerà chi ti ha incontrato.

La domanda è questa: vuoi lasciare un seme o una ferita?

Colui che truffa, mente, ruba, pratica la disonestà verso un suo prossimo,

commette una grave ingiuria alla Coscienza Globale umana.

Egli priva il prossimo e il mondo dell’inestimabile seme della fiducia e della fratellanza.

Egli semina diffidenza, sfiducia, scoramento, pessimismo, tristezza, pena, paura e tanta negatività.

E tutto gli ritornerà indietro moltiplicato, come un boomerang, poichè quelli che chiamiamo “gli altri” sono parte della stessa Coscienza Globale entro la quale esistiamo tutti, e se questa immane Coscienza si colma di oscurità e negatività, esse invaderanno anche te.

Il valore immenso dell’onestà è nelle fiducia che semini

nel prossimo tuo”

E’ la carezza che doni all’animo del tuo prossimo, reso diffidente dalle ingiurie dei disonesti;

Il premio sarà immenso per colui che sa riconoscerlo, che ha occhi per vederlo nel luccichìo degli occhi altrui, nelle parole di gratitudine, nella fiducia : fiducia in te e nella tua sincera fratellanza.

Una stretta di mano sincera, un sorriso grato, la gioia che proverai e leggerai nell’altro, ti ripagheranno e colmeranno il tuo cuore di fiducia, gioia e la tua vita d’amore.

Mai nessun danaro, nessun oggetto saprà donarti gioia ma solo eccitazione che dura pochi istanti;

Mai rimirando alcun oggetto potrai provare Amore.

Ma due occhi che ti guardano grati, quelli si,

due mani colme di fiducia, quelle si,

ti doneranno Pace interiore e immenso calore fraterno.

Praticare onestà equivale al praticare Amore”

Agisci per l’altro esattamente come faresti per te stesso;

Prima di proporre domandati: io lo farei?

Lo proporrei a me stesso?

Questo è il senso dell’insegnamento :

“Ama il prossimo tuo come te stesso”

Si traduce in : Tratta il prossimo tuo come tratti te stesso: la stessa cura, lo stesso interesse di benessere e positività

Ciò permea di Giustizia il tuo cuore e potrai dormire il sonno del giusto.

Non nuocere, fai del bene, tutto ti ritorna indietro moltiplicato”

Risveglia nel prossimo il seme dell’onestà che fa crescere l’albero della Giustizia;

Sii limpido da poter riconoscere la disonestà, prima in te stesso poi negli altri.

Fissa negli occhi la disonestà e rivolgi a lei parole semplici e vere, dirette al cuore:

essa fuggirà via da te e si vergognerà.

La tua vittoria è Luce,

in te stesso,

negli altri e nel mondo”

Amore è Onestà e Onestà è Amore”

Guarda “OSHO : NESSUNO PUO’ INCATENARTI” su YouTube

“L’armonia è l’accordo di parti eterogenee tra loro”

Ogni tua parte è indispensabile all’armonia del tuo Essere, nella sua totalità.

Le parole di Osho – unite ai canti spontanei e appassionati di Kabir, il grande Mistico vissuto a cavallo tra XV e XVI secolo – ci dischiudono una dimensione estetica e surreale che trascende le parole che la creano, aprendoci spiragli di infinito attraverso l’immediatezza di immagini di trascendenza. La danza del tutto abbraccia e accetta ogni sua parte, la assorbe in una ricerca continua di armonia. Allo stesso modo l’uomo, per la tacita corrispondenza di macro e microcosmo, dovrebbe ricercare l’armonia delle proprie parti.

“Sei infelice perché desideri la felicità; è del tutto illogico, ma è la verità! Finché cercherai la felicità, sarai infelice, mentre il giorno in cui sarai disposto ad accettare l’infelicità, te ne sarai liberato. È una storia davvero incredibile.” Osho

«Come devi fare a trovare la verità dentro di te?
Per riuscirci, devi innanzitutto riconoscere ciò che è falso.»

Osho invita a un processo di comprensione, la cui “cifra” finale ha nome armonia.
Nel pesante clima di insicurezza che ci avvolge, spesso ci si dimentica di se stessi e della propria responsabilità nell’intricato gioco della vita, che ha come conseguenza l’incapacità di sostenere la più globale e la più repentina delle trasformazioni che l’umanità si sia mai trovata ad affrontare.

Il senso di inadeguatezza che ci sovrasta può e deve essere equilibrato da una ritrovata intimità con se stessi, e da una chiarezza che può venire da Maestri di Realtà che hanno fatto del risveglio il senso del proprio esistere.
Infatti, una vita dedicata all’essere – non inteso come diventare qualcosa o qualcuno, ma come conoscenza di ciò che si è, della propria essenza – giunge a esprimersi con un linguaggio a noi ignoto, libero da stereotipi e pregiudizi, ma soprattutto svincolato dalla logica e dai tanti corollari della ragione. Ne risulta “una storia che non si può raccontare” ma che, paradossalmente, illumina e apre a comprensioni sorprendenti. Qualcosa che traspare in tutto il suo splendore e nella sua fragranza in queste pagine.

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Cristalline, nella loro verità, le parole di Osho – unite ai canti spontanei e appassionati di Kabir – aprono a qualcosa che va al di là della pagina scritta e trascende ogni possibile descrizione, generando un’improvvisa comprensione illuminante: «Sei infelice perché desideri la felicità! È del tutto illogico, ma è la verità: finché cercherai la felicità, sarai infelice, mentre il giorno in cui sarai disposto ad accettare l’infelicità, te ne sarai liberato. È una storia davvero incredibile…».

«Sembra una contraddizione: se qualcuno ti dice che hai perso la strada perché la stai cercando e se ti fermi la troverai, ti sembra un’assurdità e, in effetti, è un concetto davvero inesprimibile! Eppure è la verità: finché continui a correre, non troverai nulla, perché ciò che stai cercando è nascosto dentro di te. Finché continuerai a correre, non farai che girare a vuoto perché ciò che stai cercando è te stesso. Dove pensi di arrivare correndo? Più corri, più, nella frenesia, ti scorderai di te stesso: fermati!».

Ed è nell’attimo di sospensione che si crea di fronte all’incredibile paradosso che illustra e riassume la nostra vita, che qualcosa accade: all’improvviso ci si ritrova catapultati dentro di sé, in una dimensione in cui regna armonia… di fronte a un possibile nuovo inizio, ulteriormente inenarrabile. Qualcosa che si può solo vivere, di cui si può soltanto gioire. Anche solo sapere che questa opportunità esiste, può cambiare qualcosa nella propria vita, nell’idea di se stessi e nelle priorità che scandiscono la nostra vita quotidiana.
E Osho non si limita a teorizzare: consiglia anche processi introspettivi, suggerisce metodi e tecniche di risveglio che non implicano riti e rituali, ma richiedono di coltivare un’intimità con se stessi partecipe e comprensiva, il solo modo per arrivare a cogliere i motivi e le ragioni che portano a sognare, a illudersi e a perdersi nel grande gioco della vita. Ed è ancora la comprensione lo strumento principe, la chiave per arrivare ad aprire le porte della verità.

«Scordati della destinazione, comprendi con precisione come ti sei perso e improvvisamente sarai arrivato a casa! Non preoccuparti di quale sia la verità, perché per ora non sei in grado di conoscerla; finché sei legato alla falsità, non c’è modo di conoscere la verità. Come puoi conoscerla, finché sei falso? E come devi fare a trovare la verità dentro di te? Per riuscirci, devi innanzitutto riconoscere ciò che è falso.»

Buon Ascolto da Anam Mea, Iscriviti al Canale YouTube e aiutaci a condividere. Namaste.