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Articolo di Cinzia J.K.Romano

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Oggi vogliamo affrontare come sempre un tema molto scottante, come tutti quelli che affrontiamo prima dentro noi stessi e poi qui. Sappiamo già che urterà l’Ego di alcuni, ma chi ci conosce sa che non temiamo le sfide tantomeno la Verità, e siamo consapevoli che chi decide di restare in cammino con noi lo fa perchè ha scelto consapevolmente di “sfidarsi”, esattamente come facciamo noi, di guardare in faccia le nostre Verità interiori, di specchiarci in specchi puliti: i Veri Ricercatori di Verità non sfuggiranno alle riflessioni nel nostro specchio limpido, ma le accoglieranno come opportunità di crescita comune.

Ogni nostra opera è una sfida per Guerrieri, e solo i Guerrieri saranno in grado di accettarla, gli altri è giusto che vadano altrove, poichè come diciamo :

“Ad Ogni Uno va il Maestro che merita”.

Un GRAZIE è doveroso dunque a Voi che siete qui, ora, con noi, un omaggio al vostro Coraggio e alla vostra Onestà spirituale da Veri guerrieri. GRAZIE.

Con questa doverosa premessa vado a leggervi il nostro ultimo lavoro , intitolato: MAESTRI BUONI, BUONI MAESTRI E NON MAESTRI: ad Ogni Uno ciò che merita.    (di Cinzia J.K.Romano)

 

“Esistono e sono sempre esistiti” : sono i maestri buoni, quelli che , anche se non li vedi, ti appaiono sempre sorridenti, in posizione del Buddha e molto molto Zen:

le loro parole sono sempre di conforto, essi sono utili a farti sentire “giusto”, “compreso” e spesso “compatito”. Questi parlano perennemente e unicamente d’amore universale, giustificano ogni tua debolezza , mettendo in Luce tutto ciò che a loro avviso è amorevole, in tal modo distolgono il tuo sguardo dalla macchia che sta sporcando il tuo abito, nel loro mondo irreale e costruito ad arte, non c’è posto per le imperfezioni, se non intese come termine di paragone per la loro supposta perfezione, Essi si vestono e ti vestono di santità. “Ah che sollievo! ” Questi sono specchi nei quali puoi ammirare la tua immagine, compatirla, amarla. Questi sono dottori che hanno studiato come compiacere i loro pazienti, e non ti parleranno della tua malattia, tutt’altro: essi ti diranno che tu sei sano, giusto, non osserveranno i tuoi limiti e ti mostreranno che tutto il tuo dolore deriva da altro da te per cui ti stimoleranno alla Compassione e al Perdono, all’Amore Universale incondizionato, e tu ti vedrai santo,in tal modo ti vedrai sano, senza alcuna responsabilità per le tue sofferenze e le tue magagne spirituali, dimenticherai per un momento le tue ferite, che, mentre il maestro buono vi sparge unguento di miele, continueranno a marcire e finiranno in cancrena. Sono quelli che Gurdjieff definirebbe “il monaco”, quelli che stanno seguendo la Seconda Via, ma sono totalmente incompleti e ignoranti, e tutto ciò che hanno memorizzato sono “atteggiamenti fideistici” e irrelizzabili in veste umana. Nonostante ciò li propugnano come divinità , Buddha terreni, trovando schiere di adepti confusi , alla ricerca di un guru che lecchi le loro ferite. Dunque, tali presunti Maestri Buoni, ti prescriveranno di specchiarti nella loro presunta “giustezza” e “perfezione”, poichè per un momento ti solleveranno dal dolore che ti affligge, e il tuo Ego nè sarà soddisfatto, e questi non esiteranno a citare le frasi dei santi, facendone pillole da distribuire a coloro che stanno soffrendo e si rivolgono a loro. Certo, il tuo dolore sarà lenito, sarai indirizzato alla compassione, alla sopportazione, all’amore universale : parole, parole, bellissime parole di Santità in Terra, che ti lasceranno esattamente dove eri, e non ti spingeranno a cercare una soluzione dentro te stesso, a diventare consapevole , in una parola , a Crescere. Essi diverranno la stampella su cui poggiarti, lo specchio lucidato in cui specchiarti e vederti santo e bello, vivrai convinto di Essere mentre starai unicamente evitando di affrontare i tuoi limiti. Il “Maestro Buono” non è un vero maestro, ma solo un’Ego confuso e Innamorato di sè stesso, a caccia di autocompiacimento: Egli non ti solleciterà mai a “diventare Maestro” poichè vive della tua dipendenza. Il Maestro Buono Crea soltanto Allievi deboli e inconsapevoli, ma mai Maestri, poichè egli stesso non è Maestro. Il “maestro buono” vive della tua dipendenza dalla sua “presunta bontà e santità”, sarete interconnessi in un gioco di specchi fatale alla vostra crescita, resterete lì a dirvi a vicenda quanto siete buoni e santi: questo è uno stato di malattia che blocca la consapevolezza.

Poi ci sono i buoni maestri, Osho li chiama Malùk,

(in foto l’immenso Jiddu Krishnamurti)

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le Aquile, sono coloro che non ti consolano e non leniscono con belle parole il tuo dolore, bensì ti guardano dentro mentre soffri, e osservano il tuo Ego autoingannarsi, la tua mente afflitta contorcersi in pensieri di sofferenza autoinflitta, qui il Malùk non interviene con carezze amorevoli e compassione, bensì ti stimola a guardare in faccia il tuo Ego e ti sfida a superarlo, a migliorarti, in una parola a Crescere.

(in foto il grande Maestro Omraam Michael AIVANHOV)

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Il Malùk, il buon Maestro, non ti dirà che sei perfetto così come sei, ma ti spingerà con le sue parole di Verità e non giudizio, a guardare in faccia i tuoi limiti, poichè proprio quei limiti sono le tue catene, il tuo pesante fardello, la radice della tua sofferenza: il Malùk è quel dottore che “vede” la tua malattia e non lenisce con unguenti di miele le tue ferite, bensì le apre e vi scava dentro, causandoti gran dolore per rimuovere la putrefazione che causa il dolore e la cancrena che impedisce la tua guarigione. Il Buon Maestro rigetta la dipendenza e ti spinge ad Essere Libero anche dalla sua guida, ti stimolerà a “formare” il Maestro che giace dormiente in te, ti solleciterà a “diventare Maestro”. Il Buon Maestro è Creatore di Nuovi Maestri.

(in foto il grande Osho)

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Gli allievi Deboli e Vili sfuggiranno dal Buon Maestro, esattamente come sfuggono al loro Vero Sè, e finiranno per rifugiarsi a piagnucolare la proprie miserie tra le braccia aperte del Maestro Buono, nel suo folto gregge di pecore doloranti e belanti. Solo l’allievo dal Cuore Puro, il Guerriero, la Tigre spirituale che vive per la Verità avrà Coraggio sufficiente per affrontare i mostri che si annidano nel suo animo, e così di sconfiggerli. E’ questa la sfida che ti porrà il Buon Maestro, e in questa Lotta cruenta col tuo Ego, egli ti sosterrà con la sua Lancia di Verità.

Poi c’è, al gradino più basso, il NON Maestro, chi si illude di essere mentore e maestro. Egli ti approccia, viene letteralmente a cercarti, e si propone a te come Mentore, ma al cospetto del primo problema si svela in tutta la fsua fumosa inesistenza: Egli o Ella non saprà approfondire, dunque agirà e ti liquiderà solo replicando frasi come: “Guarda dentro te stesso e cerca la Verità”: ma questa splendida frase “new age” sa ripeterla anche un bimbo di tre anni. Il vero Maestro sa e deve, per ritenersi tale, spendere il proprio prezioso tempo per osservarti senza filtri, vederti “nudo” nel suo specchio, vedere le tue ferite, per poi “guidarti” con parole di saggezza. Un Maestro senza parole, senza tempo, e senza esempio è simile a uno scrivano senza pennino. Non serve assolutamente a nulla. Saremmo forse tutti Maestri indossando un cartello con la scritta : “Cerca la Verità dentro te”? Se fai questo sei come l’uomo che girava al sopraggiungere della notte, urlando : ” ricordati che devi morire” , nulla di pù. Non certo un Maestro, non certo una “guida”, per nessuno. Anche un pappagallo ben addestrato sarebbe utile a questo scopo. Questo è il Non Maestro. Egli è avaro del suo tempo, cerca autoaffermazione, ha un alto concetto del sè, ti lancia spiccioli di saggezza rubati ad altri e ha la “supponenza” di proporsi come tuo mentore e Maestro. E’ la negazione dell’essere un Maestro.E per lui o lei non spenderò altre parole.

Osho dice: “Sei pronto ad avere una guida? Chiedilo al tuo Ego. Non c’è compito più arduo che essere un Maestro : altrettanto arduo è però essere un discepolo. Il discepolo deve lasciarsi guidare, e per farlo deve mettere da parte il proprio Ego, dovrà “rinunciare a sè”, solo così riuscirà ad abbandonarsi e si sarà raggiunto lo scopo : una immensa e meravigliosa storia d’amore, l’incontro tra un vero e sincero allievo spirituale e la sua guida maestra.”

E personalmente aggiungo : –” Il Buon Maestro Ama ed è Grato al suo Buon Allievo come fosse Figlio e Figlia poichè in esso vede la parte migliore di sè stesso, quella che vuole tramandare al Mondo “– Dunque “ad Ogni Uno il Maestro che merita”

ORA Vi saluto e vi aspetto ricordando a noi tutti che “non siamo soli”.

A presto da Anam Mea.

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